09 ottobre 2009

Le indifendibili Veline

Gad Lerner ha dedicato due puntate de "L'Infedele" ad un tema molto importante: la strumentalizzazione del corpo delle donne in tv.
Cosa che non è da sottovalutare!
Ci passano sotto gli occhi di continuo gatte nere sadomaso, inquadrature ginecologiche, primi piani che cascano nelle scollature durante le interviste alle showgirl, pubblicità assurde dove non si capisce il nesso con un nudo femminile, e poi tanto, tanto altro, fino all'antichissima usanza di utilizzate le donne come cornici graziose, mute e immobili.
Queste apparenti innocue apparizioni televisive, si stanno rivelando essere in realtà delle piccole gocce di veleno che uccidono lentamente quei pochi diritti e quella poca credibilità ottenuta finora dalle donne.

Ovviamente, durante "L'Infedele", sono state tirate in causa le veline, loro, istruite a dovere da Antonio Ricci, si sono così difese:
(8 ottobre 2009, da Striscia la Notizia)

Velina mora:
"Caro GaF Lerner, questa sera parliamo noi, le veline.
Si, noi, quelle con il ruolo da veline che lei da due settimane offende indicandoci come lo stereotipo della volgarità televisiva."
(Prima di tutto bimba, non offendere storpiando il nome! Secondo...perchè non è vero che siete lo sterotipo della volgarità? Zitte e sculettanti.)
Velina bionda:
"Lei non si da pace, ha un cruccio che la tormenta questo:
Video da "L'Infedele" Gad Lerner dice: "La controinformazione non ha necessariamente bisogno per esprimersi che si "accoscino" due veline accanto a quelli che la fanno."
In pieno stile di Striscia l'espressione "accoscino" viene fatta risentire due volte.

"Glielo diciamo noi perchè le veline ballano, sorridono, non possono parlare e si accosciano su una scrivania! Perchè questo, signor Gaf, è un varietà!"
Balena in sovraimpressione una scritta "Noi siamo un varietà non verità"
(A Striscia non sono verità, ma sono varietà?! Io non ho mai visto un varietà occuparsi di palazzi abbandonati, animali maltrattati, incurie del manto stradale... vi occupate davvero dei problemi della gente o ci raccontate cazzate? Non ho mai visto un varietà ricevere premi da enti e fondazioni per il loro aiuto. Non sanno nemmeno che programma stanno facendo! Striscia non è un varietà al 100%, al massimo al 50%)

Velina mora:
"Da cosa si capisce? Dal fatto che i due simpaticoni che lo conducono sono dei comici
e non dei giornalisti. E poi pupazzi, tapiri, addirittura gente con lo sturacessi in testa!
E il varietà ha una sua tradizione, accanto ai comici ci sono sempre belle ragazze!
Ricorda l'ideologo del varietà? Macario e le sue donnine? Quelle che stavano accanto a Totò e Peppino, Ric e Gian, Franco e Ciccio e le ragazze di Benny Hill o quelle di Arbore e De Crescenzo? Le ricorda? O fa finta di non ricordare?
Lei fa il finto tonto o è tonto?"
(Ma che stronzata!! "Il varietà ha una sua tradizione"! A questi di Striscia, così come, quando gli fa comodo, decidono di essere controinformazione o varietà, adesso da innovativi fanno i tradizionalisti?! So che ci sono sempre state le donnine scollacciate accanto ai comici, e allora non sarebbe ora di cambiare?! Benny Hill era considerato di una volgarità unica! Così come era imbarazzante la presenza di Lory Del Santo davanti ad Arbore!)

Velina binoda:
"Lei non solo non conosce la tradizione, ma ignora anche quello che noi facciamo in tv, se no non direbbe parole come queste:
Altro video da L'Infedele: "Per fare l'alternativo, il contropotere, il coraggioso e trasgressivo ha bisogno di metterci sempre intorno quelle ragazze che seleziona a migliaia d'estate sempre davanti alla telecamera con gli spogliarelli del caso"

Velina mora:
"Ma che spogliarelli! Sa Gaf Lerner che finchè siamo in carica non possiamo fare
nemmeno un calendario a seno nudo altrimenti ci cacciano!?"
(Oh poverina!!! Che disgrazia!! Non può fare nemmeno un calendario!! Riguardo a gli spogliarelli...be' non si può dire che ai provini siano molto vestite!)

Velina bionda:
"E sempre per sua informazione lo sa perchè ci chiamiamo veline? Nel Settembre 1988 arriva al culmine la polemica sull'uso delle donne nude su settimanali come l'Espresso e Panorama che proponevano copertine come queste:"
Vengono mostrate alcune vecchie copertine delle riviste citate con dei nudi femminili in copertina.

Velina mora:
"Insomma su questi giornali si usava per la prima volta il corpo della donna come gadget per vendere l'informazione, e allora due mesi dopo nel novembre 1988 al debutto di Striscia la notizia siamo nate noi, come parodia di quelle copertine ma in vera pelle!"
(Secondo me, le veline non sono nate per parodia, ma per lo stesso identico principio!! Se le donne nude vendono le riviste aumenteranno anche gli ascolti, avrà pensato Ricci, che aveva avuto modo di sperimentare la cosa già con il successo di Drive In.)

Velina bionda:
"Ecco, le abbiamo detto tutto questo perchè forse non lo sapeva..."
Velina mora:
"O forse se lo era dimenticato! o forse le fa comodo non ricordare e ci rifletta
"La verità ha bisogno del velo del varietà?"
Lo chieda a l'Umberta che salutiamo, un saluto anche a Gaf velinone di un velinone!"

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