14 gennaio 2015

Vanity Fair - La fiera della vanità

"La fiera della vanità", per come è raccontato nel film del 2004 di Mira Nair, potrebbe sembrare tratto da un libro di Jane Austen (1775-1817), invece l'autore è William Makepeace Thackeray (1811-1863).

Gli ingredienti di base sono l'Inghilterra, le donne, i matrimoni, l'alta società inglese e la solita buona dose di confusione tra ragione e sentimento, inevitabile quando si parla di relazioni.

Vi riassumo la trama, finale compreso.

Inghilterra '800.
Rebecca (Reese Witherspoon) e Amelia (Romola Garai) abbandonano il collegio e si preparano a vivere.
Amelia ha già un promesso sposo che l'attende, e non le dispiacerebbe vedere Rebecca sistemata con suo fratello Joseph, goffo e grassottello, ma che ha fatto fortuna in India.
Rebecca cerca un uomo ricco, non chiede di meglio! Ma George (Jonathan Rhys Meyers), il fidanzato di Amelia, mette in guardia Joseph che, sebbene attratto da Rebecca, decide di prendere le distanze dalla giovane.

Fallito il piano, Rebecca si reca da Sir Pitt Crawley (Bob Hoskins), sarà l'istitutrice delle sue figlie.
Sir Crawley ha anche due figli. Uno noiosissimo e già fidanzato, l'altro è un affascinante militare che si invaghisce subito di Rebecca. Il suo nome è Rawdon (James Purefoy).
Rawdon ha un rapporto speciale con la zia Miss Matilda Crawley (Eileen Atkins), che impressionata dalle capacità di Rebecca la prende a suo servizio. Ottima occasione per i due giovani.
Miss Crawley adora Rawdon e Rebecca... ma separati! Non accetta il matrimonio tra i due e disereda il nipote.
I due innamorati fuggono insieme e si accontentano di una vita felice e modesta...almeno per un po'!

Intanto la famiglia di Amelia è caduta in disgrazia. La ragazza rischia di non sposare più il suo George, ma interviene in suo favore Dobbin (Rhys Ifans), un amico di George che ama immensamente Amelia, tanto da rinunciare a lei pur di vederla felice.
George sposa Amelia senza troppa convinzione. Il suo interesse si sposta subito verso Rebecca.

Rebecca non cede alla sua corte, anche perché non ne ha il tempo!
Scoppia la guerra, i mariti partono per il fronte, le due amiche, entrambe in dolce attesa, cercano di farsi forza a vicenda.

George muore nella battaglia di Waterloo senza poter veder nascere suo figlio.
Amelia vive con il bambino in povertà, chiusa nel dolore e nel ricordo del suo amore.

Rebecca, al contrario della sua amica, non può accontentarsi ed è pronta a tutto per far parte dell'alta società. Trova un valido alleato per la scalata nel Marchese di Steyne (Gabriel Byrne).
Il marito di Rebecca, già infastidito dal nuovo stile di vita della moglie, decide di abbandonarla quando la sorprende in atteggiamenti equivoci con il Marchese.

Passano gli anni, Dobbin, sempre innamorato di Amelia, spera ancora che lei possa ricambiare i suoi sentimenti.
Grazie a un incontro con Rebecca, Amelia si libera del ricordo del marito, immeritevole di tanta devozione, e sposa Dobbin.

Anche per Rebecca arriva il lieto fine. Joseph, il fratello di Amelia, che lei avrebbe già voluto sposare da tempo, la porta con sé in India.

E vissero tutti felici e contenti!

La cara Reese Witherspoon e qualche cambiamento qua e là rispetto al romanzo originale ci regalano una Rebecca più tollerabile di quanto lo dovrebbe essere.
La caratteristica de "La fiera della vanità" è l'essere una delle prime storie senza un eroe. Non ci sono personaggi da ammirare e lodare, c'è solo tutta la cattiveria e l'ipocrisia della società dell'epoca. Dove chi aveva i soldi cercava un titolo, chi aveva un titolo cercava i soldi e chi non aveva nessuno delle due cose o si rassegnava o doveva essere pronto a vendere l'anima per ottenerle entrambe. Il matrimonio non aveva nulla di romantico, era il mezzo con il quale raggiungere i propri scopi.

Se con "Matrimoni e pregiudizi" (questo sì, ispirato a Jane Austen) la regista indiana Mira Nair aveva stravolto la storia originale per renderla molto, anche fin troppo, bollywoodiana, per "La fiera della vanità" punta a una ricostruzione storica più fedele, sfogando il suo amore per l'India in pochi misurati passaggi.


P.S.: In una breve scena tagliata da "La fiera della vanità", faceva la sua comparsa un giovane Robert Pattinson. Interpretava il figlio della Witherspoon. Destino vuole che, sette anni dopo, il bel Robert, popolare grazie alla saga di Twilight, da comparsa sia passato a protagonista e da figlio sia diventato l'amante di Reese Witherspoon in "Come l'acqua per gli elefanti".

Pattinson nella scena tagliata da "La fiera della vanità"

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